(Parole e musica di Massimo Bubola)
Se vedrai lassù sul monte
una stella scendere
sotto un cielo rosso sangue
quella stella mia è per te
sotto un cielo rosso sangue
quella stella mia è per te
Giorni e giorni di trincea
a scavare gallerie
nere e lunghe come la notte
le mie lacrime per te
nere e fonde come la notte
le mie lacrime per te
Cade neve sopra neve
Tira il vento su di me
E nel grande firmamento
tornerò vicino a te
Se verrai quassù sul ponte
e vorrai cercarmi tu
quando il sole è all'orizzonte
guarda i larici lassù
quando il sole è all'orizzonte
segui i corvi fin lassù
in quel bosco mi han sepolto
tra il ruscello e la trincea
pietre ed assi sono il mio tetto
la mia casa senza te
erba e muschio sono il mio letto
il mio letto senza te
Cade neve sopra neve
Tira il vento su di me
E nel grande firmamento
tornerò vicino a te
tornerò vicino a te
tornerò vicino a te
Sul ponte di Perati
bandiera nera,
è il lutto degli Alpini
che fan la guerra.
E' il lutto della Julia
che va alla guerra,
la meglio gioventù
che va sotto terra.
Sull'ultimo vagone
c'è l'amor mio,
col fazzoletto in mano
mi dà l'addio.
Col fazzoletto in mano
mi salutava
e con la bocca i baci
la mi mandava.
Quelli che son partiti
non son tornati,
sui monti della Grecia
sono restati.
Sui monti della Grecia
c'è la Voiussa
col sangue degli Alpini
s'è fatta rossa.
Un coro di fantasmi
vien zo dai monti
l'è il coro degli alpini
che sono morti
l'è il coro degli alpini
che sono morti
La tradotta che parte da Milano
a Verona non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
ma la va diretta al Piave,
La tradotta che parte da Milano
a Verona non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
cimitero della gioventù.
Siam partiti siam partiti in ventisette,
solo in cinque siam tornati qua,
mentre gli altri ventidue
mentre gli altri ventidue
Siam partiti siam partiti in ventisette,
solo in cinque siam tornati qua,
mentre gli altri ventidue
son rimasti tutti a San Donà.
A Nervesa a Nervesa c'è una croce,
mio fratello l’ho sepolto là
e ci ho scritto su Ninetto
e ci ho scritto su Ninetto
A Nervesa a Nervesa c'è una croce,
mio fratello l’ho sepolto là
e ci ho scritto su "Ninetto"
che la mamma lo ritroverà.
Cara suora, cara suora son ferito,
a domani non ci arrivo più;
se non c’è qui la mia mamma
se non c’è qui la mia mamma
Cara suora, cara suora son ferito,
a domani non ci arrivo più;
se non c’è qui la mia mamma
un bel fiore me lo porti tu.
La tradotta che parte da Milano
a Verona non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
cimitero della gioventù.
Quando fui sui Monti Scarpazi
"Miserere" sentivo cantar,
T'ho cercato fra il vento e i crepazi
Ma una croce soltanto ho trovà.
T'ho cercato fra il vento e i crepazi
Ma una croce soltanto ho trovà
Oh mio sposo eri andato soldato
Per difendere l'Imperator,
Ma la morte quassù hai trovato
E mai più non potrai ritornar
Ma la morte quassù hai trovato
E mai più non potrai ritornar.
Maledeta la sia questa guera
Che mi ha dato sì tanto dolor,
Il tuo sangue hai donato a la tera
Il tuo sangue hai donato a la tera
Hai donato la tua gioventù,
Hai donato la tua gioventù,
Io vorrei scavarmi una fossa
Seppelirmi vorrei da me,
Per poter colocar le mie ossa
Solo un palmo distante da te
Per poter colocar le mie ossa
Solo un palmo distante da te
Quando fui sui Monti Scarpazi
"Miserere" sentivo cantar,
T'ho cercato fra il vento e i crepazi
Ma una croce soltanto ho trovà.
T'ho cercato fra il vento e i crepazi
Ma una croce soltanto ho trovà.
El capitan della compagnia
e l’è ferito e sta per morir
e manda a dire ai suoi Alpini
perché lo vengano a ritrovar
e manda a dire ai suoi Alpini
perché lo vengano a ritrovar
I suoi alpini ghè manda a dire
Che non han le scarpe per camminar.
O con le scarpe o senza scarpe
miei alpini li voglio qua
O con le scarpe o senza scarpe
miei alpini li voglio qua.
Cosa comanda, siòr Capitano,
che noi adesso siamo arrivà?
E io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià.
E io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià.
Il primo pezzo alla mia Patria
Secondo pezzo al Battaglion,
il terzo alla mia mamma
che si ricordi del suo figliol.
il terzo alla mia mamma
che si ricordi del suo figliol.
Il quarto pezzo alla mia bella
Che si ricordi del suo primo amor.
L’ultimo pezzo alle montagne
Che lo fioriscano di rose e fior
L’ultimo pezzo alle montagne
Che lo fioriscano di rose e fior
(Parole e musica di Massimo Bubola)
Ho cercato nei ricordi
Guardando dentro me
Un posto in cui tornare
Che ancora non so dov’è
È una patria, è una casa
Un po’ di libertà
Quella luce sul tuo vestito
Nell’alba che verrà
Vengo da una lunga guerra
Una finestra è quel che ho
A salvarmi fu il tuo sorriso
Una foto nel paltò
Son partito da ragazzo
E son cresciuto qua
Sotto il peso di acqua e cielo
Respirando terra e gas
C’è una spiaggia bianca
Dove il mondo riposerà
È lì che voglio andare
Quando tutto finirà
Tenendoti per mano
Il vento ti scioglierà
I bei capelli rossi
Nell’alba che verrà
Tua madre sta dormendo
e non si sveglierà
Tuo padre sogna il grano
E non ti cercherà
E tutto questo tempo
Allora si capirà
E l’amore terrà in mano
Un ombrello d’eternità
C’è una spiaggia bianca
Dove il mondo riposerà
È lì che voglio andare
Quando tutto finirà
Tenendoti per mano
Il vento ti scioglierà
I bei capelli rossi
Nell’alba che verrà
Bombardano Cortina, ohilà!
dicon che gettan fiori ohilà!
banditi traditori
è giunta l'ora, subito fora,
subito fora dovete andar.
E proseguendo poi ohilà!
per valle Costeana ohilà! ...
giunti sulla Tofana
su quella vetta, la baionetta,
la baionetta, scintillerà.
Ho lasciato la mamma mia,
l’ho lasciata per fare il soldà.
Tapum, tapum, ta pum!
Tapum, tapum, ta pum!
Venti giorni sull’Ortigara,
senza il cambio per dismontar.
Tapum, tapum, ta pum!
Tapum, tapum, ta pum!
E domani si va all’assalto:
soldatino non farti ammazzar.
Tapum, tapum, ta pum!
Tapum, tapum, ta pum!
Quando poi che discendi al piano
Battaglione non ha più soldà
Tapum, tapum, ta pum!
Tapum, tapum, ta pum!
Dietro il ponte c’è un cimitero,
cimitero di noi soldà.
Tapum, tapum, ta pum!
Tapum, tapum, ta pum!
Cimitero di noi soldà,
presto un giorno ti vengo a trovar.
Tapum, tapum, ta pum!
Tapum, tapum, ta pum
(Parole e musica di Massimo Bubola)
Da Caporetto al Piave è una gran processione
di occhi senza meta, e uccelli senza nome
Da Caporetto al Piave è terra di nessuno
se guardi l'orizzonte si vede solo fumo
Partiti da stazioni, con spose e mamme in piazza
quando imbiondiva il grano e servivano le braccia
dal monte Sabotino de corsa qua a Nervesa
ad arrossire l’acqua del Piave per difesa
Da Caporetto al Piave i ponti son saltati
ed anche i nostri santi dal cielo son scappati
Da Caporetto al Piave è tutta una colonna
di profughi e fantasmi portati vai da un onda
Partiti tra canzoni, fanfare e gran discordi
abbiam lasciato i campi le donne e i figli nostri
dal monte Sabotino de corsa qua a Nervesa
ad arrossire l’acqua del Piave per difesa
Da Caporetto al Piave passando per San Vito
cani senza padrone aspettano al nemico
cani senza padrone festeggiano il nemico
Sul Ponte di Bassano
Noi ci darem la mano
Noi ci darem la mano
Ed un bacìn d’amor
Ed un bacìn d’amor
Ed un bacìn d’amor.
Per un bacin d’amore
Succedon tanti guai
Non lo credevo mai
Doverti abbandonar
Doverti abbandonar
Doverti abbandonar.
Doverti abbandonare
Volerti tanto bene
È un mondo di catene
Che m’incatena il cuor
Che m’incatena il cuor
Che m’incatena il cuor
Che m’incatena il cuore
Sarà la mia morosa,
a maggio la va sposa
e mi vò a far ‘l soldà
e mi vò a far ‘l soldà
e mi vò a far ‘l soldà.
E mi vò a far ‘l soldato
Nel quinto reggimento
Non partirò contento
Se non t’avrò sposà
Se non t’avrò sposà
Se non t’avrò sposà.
(Testo e Musica di Massimo Bubola)
I corvi si alzano, i cani abbaiano , ram bara rara ram
le bombe fischiano, le pietre cadono, ram bara rara ram
e c'è un nemico dietro ogni angolo ram bara rara ram
la vita è un battito, la morte un attimo, ram bara rara ram
e c'è un nemico dietro ogni angolo, ram bara rara ram
la vita è un battito, la morte un attimo, ram bara rara ram
E dal telegrafo, gli ordini fioccano, ram bara rara ram
I tacchi sbattono, le fibbie scattano, ram bara rara ram
e c'è un amore dietro ogni angolo ram bara rara ram
l'amor è nottambulo, il cuore sonnambulo ram bara rara ram
e c'è un amore dietro ogni angolo ram bara rara ram
l'amor è nottambulo, il cuore sonnambulo, ram bara rara ram
Pidocchi e spari, fango e pugnali, ram bara rara ram
patate e nebbia, coperte e grappa ,ram bara rara ram
e c'è un ricordo dietro ogni angolo ram bara rara ram
il tempo ruzzola, la mente sbambola, ram bara rara ram
e c'è un ricordo dietro ogni angolo ram bara rara ram
il tempo ruzzola, la mente sbambola, ram bara rara ram
Domani nevica, domani arrampica, ram bara rara ram
si va all'assalto, l'ultimo balzo, ram bara rara ram
la mia bandiera lacera e nera ram bara rara ram
e al mio cecchino farò l'inchino ram bara rara ram
la mia bandiera lacera e nera ram bara rara ram
e al mio cecchino farò l'inchino ram bara rara ram
Il sole è alto, ho visto un lampo ram bara rara ram
Il sole è alto, e ho così freddo ram bara rara ram
è tutto buio e c'è un diluvio ram bara rara ram
tamburo lento, il cielo è spento ram bara rara ram
è tutto buio e c'è un diluvio, ram bara rara ram
tamburo lento, il cielo è spento, ram bara rara ram
tamburo lento, il cielo è spento, ram bara rara ram
(Testo e Musica di Massimo Bubola)
Mi lascerai di Te
Signora senza nome
Solo un sorriso sopra i ghiacciai
Mi rimarrà di Te
Mi lascerai di Te
Angelo di confine
Solo un profumo di pane e rosai
Mi rimarrà di Te
Per quante volte
Ti ho sfuggita e cercata
Prima di perderti
Per quante volte
Ti ho solo sfiorata
Prima di perdermi,
Prima di perdermi
Mi lascerai di Te
Un bosco senza fine
Morte e Bellezza
Il Sempre e il Mai
Mi rimarrà di Te
Per molte volte
Ti ho seguita e pregata
Prima di perderti
Per molte volte
Ti ho solo incrociata
Prima di perdermi,
Prima di perdermi
Per quante volte
Ti ho sfuggita e cercata
Prima di perderti
Per quante volte
Ti ho solo sfiorata
Prima di perdermi.
Prima di perdermi
(testo e musica di M. Bubola)
Ho perduto tutti
Mi son perso anch'io
Là nella battaglia
Dolce amore mio
Ordine d'assalto
Cinque di mattina
Correvamo in alto
Verso la collina
Poi scoppiò l'inferno
Caddi a faccia ingiù
Giù dentro l'inverno
Poi non ricordo più
E dal grande inverno
Non si torna più
Gonne al vento, luce e gerani, io ti vedo lì
Con la prima neve ai balconi, tu pensami così
Mentre girano come alberi
Gli anni e le stagioni
La vita che se ne va
In un attimo
Un attimo ....
Rosso sopra verde
È la mia divisa
Chiamo e non mi sento
Puoi sentirmi tu?
(Testo di Massimo Bubola, musica di Massimo Bubola e Michele Gazich)
Noi veniam dalle pianure su pei monti a guerreggiar
per le nebbie mai sicure che non son quelle di città,
qua su in alto il ferro è rosso e la pietra è bianca e dura
che per noi della pianura fa solo chiesa e funeral.
Battezzati sotto il piombo, cresimati dalla guerra
siamo stati capovolti come il cielo sotto terra.
Che desolazione, amore, questo vuoto e questa fame
noi veniam dalle pianure come carne di bestiame
come carne di bestiame, come carne da cannone
come numeri sul mondo, come uccelli senza nome.
Battezzati sotto il piombo, cresimati dalla guerra
siamo stati capovolti come il cielo sotto terra.
Ora che cado ferito e la morte già mi bacia
ti rivedo lungo il fiume mentre torni verso casa
verso casa verso sera lungo i campi della terra
non dimenticarmi, amore, quando finirà la guerra.
© 2022 tutti i diritti riservati Edizioni Musicali srl | Via Catena 26 – 37023 Grezzana (VR) | P.I. 02866010230 C.F. e Registro Imprese 10980430150 | Privacy