(Parole e musica di Massimo Bubola)
Son Jack O'Leary di anni ventitré
figlio dimenticato
nato a Belfast nei quartieri est
al fronte richiamato.
Nei fucilieri d'Irlanda per il re
il re dell'Inghilterra
scaraventato nelle trincee ad Ypres
in Belgio a far la guerra.
E se il mio nome è stato scritto
sul libro del destino
metti, amore, una colomba
sopra il mio cuscino.
E la trincea adesso è casa mia
come lo era il bosco
ho un ombrello di luce e di foschia
Gesù mi appare in volto.
E se il mio nome è sull'elenco
per l'eternità
metti, amore, una colomba
un ramo di rose ed uno di lillà.
Se la vita comprare si potesse
e il tempo avere indietro
i ricchi allora vivrebbero per sempre
e solo i poveri andrebbero all'inferno.
E se il mio nome tu vedrai scritto
su una croce lassù in collina
metti, amore, un quadrifoglio
una colomba, le rose ed i lillà.
(Trad., arr. Massimo Bubola)
Era una notte che pioveva
e che tirava un forte vento
immaginatevi che grande tormento
per un alpino che stava a vegliàr.
A mezzanotte arriva il cambio
accompagnato dal capoposto
ohi, sentinella, ritorna al tuo posto
sotto la tenda a riposàr.
Quando fui stato sotto la tenda
Sentii un rumore giù per la valle
Sentivo l'acqua giù per le spalle
Sentivo i sassi a rotolàr.
Mentre dormivo nella mia tenda
sognavo d'esser con la mia bella
e invece ero di sentinella
a far la guardia allo straniér.
(Parole e musica di Massimo Bubola)
Se questo amore è un treno
vorrei salirci su
filare via ai duecento
e non tornare più.
Se questo amore è un treno
vorrei portasse in salvo
dalle trincee di fango
dai fili di metallo.
Se questo amore è un treno
vorrei guidassi tu
ho gli occhi così stanchi
ho il cuore così giù.
Se questo amore è un treno
vorrei portasse al caldo
ho preso troppa pioggia
ho preso troppo freddo.
Passeremo montagne, passeremo città
spazzeremo via i dubbi e le perplessità
e lontano al tramonto ci potremo fermare
ai confini del mondo per poterlo cantare.
la lai la la lai la la lai la la la la
la lai la la lai la la lai la la la la
Se questo amore è un treno
tu portami laggiù
dove l'inverno è breve
e il cielo è sempre blu
Se questo amore è un treno
vorrei viaggiasse sempre
lasciando indietro il tempo
la guerra ed il silenzio.
Passeremo foreste che non hanno un'età
e cascate lucenti come dei luna-park
lungo quelle frontiere noi potremo ascoltare
l'ombra azzurra del vento l'ombra verde del mare.
Passeremo l'inferno bevendo champagne
busseremo ai cancelli dell'eternità
e lontano al tramonto ci potremo fermare
ai confini del mondo per poterlo cantare.
la lai la la lai la la lai la la la la
la lai la la lai la la lai la la la la
(Parole e musica di Massimo Bubola)
Ieri ti ho vista in un bosco di meli
mentre passava la luna
il tuo vestito era argento era viola
Nostra Signora Fortuna.
Per tutti quelli che han pianto ogni giorno e hanno bevuto ogni sera
per tutti quelli che cadono intorno e si perdono, perdono ancora
pregherò, canterò.
Ieri ho riletto le tue parole
eran sangue su neve gelata
la tua tristezza faceva il rumore
di un aeroplano in picchiata.
Per tutti quelli che han pianto ogni giorno e hanno bevuto ogni sera
per tutti quelli che cadono intorno e si perdono, perdono ancora
pregherò, canterò.
Ed ora ti guardo bruciare nel sole
sciogliere i campi di brina
stendi il tuo velo di consolazione
or che la guerra è finita.
Per tutti quelli che han pianto ogni giorno e hanno bevuto ogni sera
per tutti quelli che cadono intorno e si perdono, perdono ancora
pregherò, canterò.
(Parole e musica di Massimo Bubola)
Puoi uccidermi con uno bacio puoi uccidermi con un sorriso
puoi uccidermi con quel silenzio che non abbiamo condiviso
puoi uccidermi come un bandito o come un innocente
puoi uccidermi per un attimo o farmi vivere per sempre.
Puoi uccidermi come il vento quando passa sopra la candela
puoi uccidermi come l'angelo della morte su questa frontiera
puoi uccidermi in fondo alla notte come una stella cadente
puoi uccidermi per un attimo o farmi vivere per sempre.
Perdimi o salvami, ma non dissanguarmi lentamente
perdimi o salvami, ma se mi salvi fa' che sia per sempre.
Puoi uccidermi con una rosa puoi uccidermi con una pistola
puoi uccidermi con uno spillo infilato dentro una parola
puoi uccidermi come uno specchio che non riflette niente
puoi uccidermi per un attimo o farmi vivere per sempre.
Perdimi o salvami, ma non dissanguarmi lentamente
perdimi o salvami, ma se mi salvi fa' che sia per sempre.
Puoi uccidermi con uno bacio puoi uccidermi con un sorriso
puoi uccidermi con quel silenzio che non abbiamo condiviso
puoi uccidermi come un bandito o come un innocente
puoi uccidermi per un attimo o farmi vivere per sempre.
(Tradizionale, arrangiamento di Massimo Bubola)
Io son povero disertore
abbandonai le mie bandiere
per Ferdinando l'Imperatore
che mi ha perseguità.
Io passai i giorni felici
mari e monti li traversai
ed una sera m'addormentai
e mi svegliai ch'ero legà.
Mani e piedi m'avevano legato
in una prigione m'avevan trasportato
ed il pretore m'ha domandato
per qual fine g'ho disertà.
Io risposi francamente
che un bel giorno in una foresta
ed un pensiero mi viene in testa
di non fare mai più 'l soldà.
Povero padre perché sei morto
e perché non vivi ancora
sol per vedere tuo figlio alla malora
condannato senza ragion.
(Parole di Massimo Bubola, musica di Michele Gazich e Massimo Bubola)
Noi veniam dalle pianure su pei monti a guerreggiar
per le nebbie mai sicure che non son quelle di città,
qua su in alto il ferro è rosso e la pietra è bianca e dura
che per noi della pianura fa solo chiesa e funeral.
Battezzati sotto il piombo, cresimati dalla guerra
siamo stati capovolti come il cielo sotto terra.
Che desolazione, amore, questo vuoto e questa fame
noi veniam dalle pianure come carne di bestiame
come carne di bestiame, come carne da cannone
come numeri sul mondo, come uccelli senza nome.
Battezzati sotto il piombo, cresimati dalla guerra
siamo stati capovolti come il cielo sotto terra.
Ora che cado ferito e la morte già mi bacia
ti rivedo lungo il fiume mentre torni verso casa
verso casa verso sera lungo i campi della terra
non dimenticarmi, amore, quando finirà la guerra.
(Tradizionale, arrangiamento di Massimo Bubola)
Non ti ricordi quel mese d'Aprile
quel lungo treno che andava al confine
che trasportava migliaia di alpini
su, su correte ch'è l'ora di partir!
Dopo tre giorni di strada ferrata
ed altri due di lungo cammino
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar.
Se avete fame guardate lontano
se avete sete la tazza alla mano
se avete sete la tazza alla mano
che vi disseta la neve ci sarà
(tradizionale, arrangiamento di Massimo Bubola)
Ponte de Priula l'è un Piave streto
i ferma chi vién da Caporeto.
Ponte de Priula l'è un Piave streto
i copa chi che no ga 'l moscheto.
Ponte de Priula l'è un Piave nero
tuta la grava l'è un simitero.
Ponte de Priula l'è un Piave amaro
i fusilai butai in un maro.
Ponte de Priula l'è un Piave mosso
el sangue italiàn l'ha fato rosso.
Ponte de Priula sora le porte
i taca 'l cartèl co su la morte.
(Parole e musica di Massimo Bubola)
Mi chiamo Dario Loredàn
vengo da Belluno
da più di un anno sono qua
qua sull'Altipiano.
Ora in licenza me ne vo
giù verso Verona
che sorpresa che farò
alla mia dolce sposa.
Bum bum bum bum bum bum bum bum
ciao cannone
Bum bum bum bum bum bum bum bum
fa il mio cuor.
Arrivo a casa ch'è già buio
sento l'usignolo
che canta sopra il glicine
quel canto triste e solo.
Busso e ribusso alla mia porta
nessuno viene a aprire
ma sento sopra un gran rumore
la bimba mia gridare.
Bum bum bum bum bum bum bum bum
sulle scale
Bum bum bum bum bum bum bum bum
fa il mio cuor.
Entro e inciampo sulla culla
Ester piange forte
mia moglie è lì discinta al buio
più bella della morte.
Si sporge lenta su di me
per un lungo bacio
un bacio incerto un balbettio
il bacio dell'addio.
Bum bum bum bum bum bum bum bum
ciao amore
Bum bum bum bum bum bum bum bum
fa il mio cuor.
Un' ombra si stacca dal muro
spara ed io barcollo
ed il sudore e il sangue insieme
mi scendono sul collo.
Bum bum bum bum bum bum bum bum
mio Signore
Bum bum bum bum bum bum bum bum
fa il mio cuor
Passante che ti fermi qui
e senti l'usignolo
che canta sopra il glicine
quel canto triste e solo,
Siediti là su quella pietra
sotto il muro dell'orto
e prega per l'anima mia
che sono lì sepolto.
Bum bum bum bum bum bum bum bum
sotto terra
Bum bum bum bum bum bum bum bum
fa il mio cuor
Bum bum bum bum bum bum bum bum
come in guerra
Bum bum bum bum bum bum bum bum
fa il mio cuor.
(Tradizionale, arrangiamento di Massimo Bubola)
Adio Ronco mio paese
ti saluto con la mano
ti saluto con la mano
me ne vado via lontàn.
Via lontano alla guerra
contro i Russi già iniziata
sto per prendere l'armata
via coi bravi cacciatòr.
Contro i Russi sto marciando
per la guerra già iniziata
per la forte grande armata
che fa parte i cacciatòr.
Noi ci coglie l'emozione
che a lasciar l'amante mia
l'è per essa un'agonia
la partenza del suo amor.
Caro padre, madre mia
io piangendo vi saluto
non portate per me 'l lutto
(1) se Dio vuol ritornerò
(2) se io non ritornerò.
Cari amici vi saluto
rammentate i desolati
che ancor oggi van soldati
o per vincere o per morir.
© 2022 tutti i diritti riservati Edizioni Musicali srl | Via Catena 26 – 37023 Grezzana (VR) | P.I. 02866010230 C.F. e Registro Imprese 10980430150 | Privacy